giovedì 23 agosto 2018

Ascanio


Ascanio Ascani di Torresecca si asciugava osservando il proprio corpo nudo riflesso nello specchio. Anche lui faticava a scorgere la cicatrice dell’ernioplastica inguinale destra cui si era sottoposto diversi mesi prima. In superficie il luminare aveva fatto un ottimo lavoro. Sotto la pelle, però, le cose non andavano affatto bene.
Non era, tuttavia, il peggiore dei suoi guai.

lunedì 25 giugno 2018

Aurora


Aurora Ascani di Torresecca passò dall’incubo alla veglia di soprassalto. Le dita tremanti cercarono l’interruttore della luce sul comodino e l’accesero mentre si metteva seduta sul letto, respingendo dolcemente con i piedi i cani che le si erano immediatamente avvicinati, muovendo le code in modo che svelava quanto apprezzassero l’inattesa opportunità di manifestarle affetto in piena notte.
Il respiro e il battito del cuore erano ancora frenetici. Non riusciva a liberarsi del ricordo riapparso nel sogno. Si scoprì ad allungare la mano destra alla ricerca di un pacchetto di sigarette, come se fosse tornata indietro nel tempo, a quando aveva trascorso notti assai peggiori di quella.

mercoledì 6 giugno 2018

Ascanio


Ascanio Ascani di Torresecca si avvicinò maggiormente ad Aurora e le cinse le spalle con il braccio destro senza dir nulla. Immobili con i volti accostati alle vetrate osservavano il vento rabbioso che piegava le piante di granoturco e faceva turbinare la pioggia e la grandine nella luce che il temporale arrivato improvviso aveva attenuato e tinto di colori malati.

domenica 6 maggio 2018

Gilberto

Gilberto Ascani di Torresecca riaprì gli occhi dopo un lungo momento di torpore. Trascorsi alcuni istanti, prese tra le mani l’iPad. Nel riattivarlo si scoprì a sorridere e a scuotere la testa, ancora sconcertato dalla confidenza ottenuta in poco tempo con il dono degli abitanti del villaggio.

domenica 11 marzo 2018

Florence


Florence Ascani di Torresecca si fermò a osservare il vapore che saliva dal fianco meridionale dell’argine sul quale lei e Aurora camminavano in compagnia dei cani liberi dal guinzaglio. Il sole si faceva strada nella nebbia e scaldava il terreno, dissolvendo pian piano la brina depositatasi durante la notte di febbraio.